• Il Sindaco di Pistoia

Cordoglio per l’uccisione di Samb Modou e Diop Mor

Siamo tutti sotto shock per l’accaduto in sé gravissimo e preoccupati del significato che potrebbe essergli attribuito, viste le simpatie politiche che pare avesse l’autore. Ciò rende ancora più forte la necessità di un messaggio netto e chiaro che metta all’indice non solo il razzismo nelle sue espressioni più esplicite, ma anche quell’aurea di ambiguità che spesso accompagna un certo perbenismo.

Pochi giorni fa nel consegnare il Micco, quale più alto riconoscimento della città all’impegno e al merito, ho inserito tra i premiati, per dare il messaggio chiaro di Pistoia città accogliente ed aperta, Nikolin Gjeloshi, il primo albanese – questa comunità straniera è la più popolosa nel nostro territorio – a diventare imprenditore in Italia, dove è arrivato clandestino su un barcone. Il fatto che un nostro concittadino sia stato artefice di un gesto così grave e terribile rappresenta anche una ferita profonda a questa nostra volontà e allo spirito da cui scaturisce.

Micco 2011: premiato un gruppo di persone impegnate in esperienze diversificate

Si è svolta il 9 dicembre in Sala Maggiore del Palazzo comunale, la cerimonia per la consegna del “Micco”, la scultura dell’orso simbolo della città, quale massimo riconoscimento cittadino a sedici diverse personalità che si sono distinte nel campo della pace, della solidarietà e dell’assistenza, della cultura, delle arti, del lavoro, dell’economia e dello sport per la qualità del loro operato, contribuendo al lustro di Pistoia.

VIDEO DEL DISCORSO CHE POTETE LEGGERE DI SEGUITO

“Autorità, cari cittadini, grazie di aver accolto così numerosi il nostro invito, l’invito a condividere la consegna del “Micco” a questi nostri concittadini che saluto di cuore.

Un premio cui alla fine del 2006 la Giunta ha ritenuto di dare una più compiuta cornice formale istituendolo ufficialmente quale massimo riconoscimento della città per quei cittadini che abbiano svolto opera meritoria in diversi ambiti, distinguendosi per la qualità del loro operato.

La prima consegna è stata effettuata nel 1995 e fino ad oggi sono stati soltanto nove i premiati.

La scelta dell’odierno conferimento scaturisce da molteplici ragioni.

La prima evidentemente non può che essere quella di sostanziare in modo ufficiale e pubblico  il riconoscimento della città alle persone coinvolte.

Non c’è la pretesa di aver selezionato “i migliori” ma c’è la convinzione di aver individuato persone senz’altro molto meritevoli.

Meriti fattivi, acquisiti sul campo che ne fanno perciò un esempio , mi auguro, da seguire.

Diversamente dal passato stavolta non viene premiata una sola esperienza ma un gruppo di persone impegnate in esperienze diversificate.

E anche questa formula collettiva vuole essere implicita espressione di un messaggio.

Si tratta di soggetti, che saranno singolarmente presentati, operanti nei diversi campi dell’agire collettivo, culturale, sociale, educativo, architettonico, imprenditoriale, sportivo, medico scientifico, che sono stati espressione di un lavoro di squadra ed hanno dato un contributo prezioso a vantaggio della collettività.

Se provassimo a riunire questo concetto in un disegno grafico ne scaturirebbe un tracciato ricco di segni, di diversi colori, che incrociano le traiettorie e si amplificano verso l’orizzonte. Un orizzonte che rappresenta la nostra comunità.

Un modo credo per dire che ci siamo, che ci vogliamo essere, che come pistoiesi ci sentiamo orgogliosi di queste belle esperienze.

C’è chi dice che i premi non servono, che si risolvono in momenti fini a se stessi, quasi autocelebrativi e retorici.

Non sono d’accordo. Credo anzi che in un momento così difficile per il nostro Paese la valorizzazione di vicende esemplari, non abbia soltanto il merito di esprimere agli interessati il nostro sincero apprezzamento, ma possa aiutare a ritrovare una strada e a proiettarla in una dimensione collettiva, di comunità appunto, così come, a diverso titolo, hanno fatto coloro che saranno adesso chiamati e che insieme a voi desidero non solo premiare ma soprattutto ringraziare.”.

Giornata della legalità nella memoria di Antonino Caponnetto

Autorità, cari cittadini, cari ragazzi,

benvenuti nella Sala Maggiore del Comune di Pistoia, il comune italiano che con il proprio statuto dei consoli risalente al 1117 vanta la più antica normativa comunale d’Italia.

Un richiamo non casuale oggi, in questa giornata dedicata alla legalità, nel segno e nella memoria di Antonino Caponnetto.

Un grande giudice, una grande persona, a cui aderendo a una bella sollecitazione fattaci nel 2008 dalla scuola media Roncalli e in concomitanza con i 9 anni della sua scomparsa intitoleremo un giardino con una cerimonia alle 12 dopo la conclusione di questo dibattito.

Saluto con deferenza e personale simpatiala signora Elisabetta BaldiCaponnetto, Salvatore Calleri e Domenico Bilotta, rappresentanti della Fondazione Caponnetto che interverranno stamani dopo i nostri saluti, Mauro Matteucci della Fondazione “Un Raggio di Luce”, Cecilia Turco della Fondazione pistoiese per la Formazione Forense, Maurizio Pascucci in rappresentanza dell’ARCI regionale.

In questo mio breve saluto introduttivo voglio limitarmi a introdurre un solo concetto: la legalità e la giustizia costituiscono il presupposto della convivenza civile. Un principio fondamentale ma non immutabile nella sua declinazione. Ed ancor più nella sua percezione collettiva.

Una comunità è tale se è capace di condividere.

La legge, nel senso estensivo del termine, è il codice delle regole in materia. 

L’approdo alla democrazia ha sancito la scelta che il sistema delle regole discenda dalla volontà popolare che di norma non si esercita in forma diretta (referendum solo abrogativi – ma possibilità di leggi di iniziativa popolare). Il senso, il sentimento di giustizia però dipende anche dai comportamenti ordinari, dalle piccole o grandi lesioni che si praticano alle regole della convivenza civile, dalle più banali alle più rilevanti.

Stiamo vivendo una stagione rischiosa sotto questo profilo.

Nei nostri confini da tempo, dalla conclusione della 2° guerra mondiale non si hanno conflitti bellici. Eppure credo sia difficile descrivere il nostro paese come terra di pace. C’e’ infatti una marcata conflittualità sociale, una sorta di tutti contro tutti che indebolisce gravemente i luoghi di sintesi, che trova un humus fertile nel disagio, nelle povertà, nelle ingiustizie appunto a partire da quelle sociali.

C’è una parola che trova grande spazio in questi giorni, ed è la parola equità, una bella parola, un concetto importante che sta alla base della nostra carta costituzionale laddove ci si prefigge le pari opportunità, ma insieme a questa parola c’è la grave contraddizione che ognuno declina a modo suo.

Talvolta leggo commenti che giudicano inutili iniziative come questa, se non addirittura moralistiche e controproducenti. Io sinceramente non lo credo, perché da sindaco sento forte la necessità e l’urgenza della concretezza, ma avverto ancor più forte l’esigenza che il fare si collochi nel solco di una prospettiva, che sia alimentato da una cultura, che è importante ritrovi la sua dimensione collettiva, di comunità appunto. E parlare dell’importanza fondamentale della legalità, ricordare che essa non dipende solo dalla bontà delle leggi e delle regole, ma dall’atteggiamento di ognuno di noi, dal rispetto che dobbiamo avere dell’altro e della cosa pubblica.

Perché in effetti la legalità, il senso e la pratica della giustizia, non ha solo a che vedere con i fatti più gravi, le uccisioni, le rapine, i furti, le violenze, ma dipende anche dalle piccole cose, che contribuiscono a creare un clima di fiducia e di sicurezza. 

Abbiamo molto da imparare. Pistoia è una realtà dove esiste un buon livello di sicurezza, legato al livello di convivenza civile e di qualità della vita, ma possiamo e dobbiamo fare meglio.

Credo sia un messaggio assolutamente utile e direi persino prezioso.

LA BUONA POLITICA? ORIENTARE LA BUSSOLA SULL’INTERESSE DEI CITTADINI E NON SULLA CONVENIENZA ELETTORALE

Il mio intervento alla Conferenza provinciale del Pd di Pistoia.

I GIORNI CHE STIAMO VIVENDO, LE GRAVI DIFFICOLTA’  DI CARATTERE ECONOMICO E SOCIALE, RICHIEDONO ALLA POLITICA UNO STRAORDINARIO ESERCIZIO DI RESPONSABILITA’.

EPPURE LE CRONACHE DI QUESTI GIORNI CI RIPROPONGONO INVECE IL TEMA DI UNA POLITICA PIU’ ATTENTA AL PROPRIO OMBELICO CHE ALL’INTERESSE GENERALE.

ADDOLORA, MA NON MERAVIGLIA.

GLI ANNI DEL BERLUSCONISMO HANNO INFATTI PRODOTTO UN GRAVE INDEBOLIMENTO DEI LUOGHI DI SINTESI

UN DATO CHE HA CONTAMINATO ANCHE IL CENTRO SINISTRA: FRAMMENTAZIONE, ESPLOSIONE DELLE AMBIZIONI, AUTOCANDIDATURE A PRESCINDERE, TRASFORMISMO IMPUNITO,LA PRASSI DELFUOCO AMICO.

NON E’ UN CASO CHE NELLE RICERCHE DI OPINIONE, PENSO IN PARTICOLARE A QUELLE ACCURATE DI EURISPES,LA FIDUCIADEGLIITALIANI VERSO I DIVERSI SOGGETTI DI AGGREGAZIONE, E IN PARTICOLARE NEI PARTITI, STIA CROLLANDO.

UN PROBLEMA ENORME CHE NON POSSIAMO LIMITARCI AD OSSERVARE PERCHE’ CI RIGUARDA DIRETTAMENTE E DA VICINO.

QUANDO SONO DIVENUTO SINDACO NEL 2002 HO CONOSCIUTO UN MONDO NUOVO RISPETTO A QUELLO DA CUI, SENZA ANDARE SULLA LUNA, MI ERO ALLONTANATO 8 ANNI PRIMA.

MA SE AGGIORNO QUESTO CONFRONTO AD OGGI IL CAMBIAMENTO E’ ANCORA PIU’ RADICALE. E SICURAMENTE NON IN MEGLIO … NONOSTANTE L’AVVENTO DEL PARTITO DEMOCRATICO CHE SI TROVA ANCORA MOLTO LONTANO DAI BEI PROPOSITI ORIGINALI.

UNO SPECCHIO EFFICACE DI QUESTA SITUAZIONE CE LO DA’LA FOTOGRAFIA DELC.C. DI PISTOIA, LA MASSIMA ASSEMBLEADEL CAPOLUOGO.

NONOSTANTELA TENUTADELNOSTRO GRUPPO OGGI ABBIAMO 12 GRUPPI PER 40 CONSIGLIERI, E DI QUESTE 12 ESPRESSIONI POLITICHE SOLO 3 ERANO PRESENTI NEL 2007.

UNA SITUAZIONE FORSE NON ESCLUSIVA E NEPPURE ORIGINALE, CUI SI SOMMALA CRONICITA’ DI COMPORTAMENTI ESTEMPORANEI, CONFUSI, SOVENTE ESTRANEI AL BENE COMUNE.

NE SCATURISCE E SE NE RAFFORZA QUEL RICORDATO SENTIMENTO DI SFIDUCIA  CHE E’ APPUNTO OGGI IL PRIMO PROBLEMA

LA PRIMA DOMANDACHE ABBIAMO DI FRONTE E’ INFATTI: CI SARA’ ANCORA IN FUTURO SPAZIO PERLA POLITICA? (PARLO NATURALMENTE DELLA BELLA POLITICA, QUELLA CHE ANALIZZA E PROPONE, CHE SI OCCUPA DELLA TRASFORMAZIONE SOCIALE, CHE GOVERNA LE COMPATIBILITA’, CHE E’ CAPACE DI SCEGLIERE, NON QUELLA DEI POSIZIONAMENTI LEGATI AI SONDAGGI, DEI TANTI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE O PER MEGLIO DIRE DI UNO STIPENDIO).

MA NATURALMENTE SUBITO DOPO CE UN’ALTRA DOMANDA.

QUALE E’LA SOCIETA’ CHE IMMAGINIAMO, CHE VORREMMO COSTRUIRE?

Segue

Pistoia si fa più bella

Si avvicinano le festività natalizie e la città si prepara ai tradizionali appuntamenti che, soprattutto nel centro storico, richiameranno tantissime persone. Abbiamo deciso di realizzare un programma di interventi che, per quattro settimane, a partire da lunedì 7 novembre, faranno più bella la città. Il progetto sarà attuato grazie a un impegno straordinario di Pronto Cantiere, il servizio di pronto intervento per i piccoli problemi di manutenzione del Comune di Pistoia.

Per quanto riguarda la prima settimana il calendario prevedeva una serie di azioni per la cancellazione delle scritte e l’arredo urbano. Siamo intervenuti per la ripulitura muri di quindici strade del centro storico – via Borgo Melani angolo via Bozzi, via Martiri della Fortezza, via Cavallerizza, via Delle Pappe (muro ospedale), Ripa delle Stinche (muro San Mercuriale), piazza San Pietro (muro del Liceo Artistico), corso Gramsci (muro vicino al Liceo Forteguerri), via degli Orafi, via dell’Abbondanza, via Antonini (muro palestra Marini), viale Adua (muro del Liceo Scientifico), piazza degli Argonauti, via del Lastrone, via Puccini (davanti al negozio Unicef), vicolo del Paradiso – e di una decina di arterie della periferia. Qui gli interventi di ripulitura hanno per lo più riguardato, secondo un’indicazione fornita dal Gabinetto del Sindaco, mura imbrattate da messaggi inneggianti al nazifascismo.

Dal 14 novembre gli operai si occuperanno, in special modo, di igiene urbana e della pulizia della città. Dal 21 l’attenzione sarà rivolta principalmente alla manutenzione delle strade e dei marciapiedi. Nell’ultima settimana, a partire dal 28 novembre, il focus sarà rappresentato dall’illuminazione pubblica e giardini.

L’intero programma di “Pistoia si fa più bella” scaturisce dalla passione e da un impegno straordinario degli operatori di Pronto Cantiere. I dati rivelano che, pur in un contesto reso difficile dalla conclamata scarsità di risorse, lo standard qualitativo del servizio è molto elevato, visto che nel 94% dei casi i problemi vengono risolti. Addirittura, in metà di questi casi ciò avviene, addirittura, in poche ore. Il progetto ci consente dunque di promuovere e valorizzare questo servizio che costituisce uno dei punti di forza della macchina organizzativa comunale e al contempo di ribadire che il decoro cittadino è appannaggio dell’amministrazione comunale e soprattutto dell’intera collettività. Per contrastare il degrado le risposte repressive non sono sufficienti e offrono risultati parziali. Per la cura della città occorre un approccio culturale che risiede nella massima collaborazione da parte di tutti. Se cresce questo livello di consapevolezza in ciascuno di noi Pistoia sarà ancora più bella sempre.

E il prossimo 20 novembre, in occasione della domenica ecologica, si svolgerà il ProntoCantiereDay. In piazza del Duomo sarà allestito uno stand al quale i cittadini potranno rivolgersi per far presente le loro eventuali necessità. Il servizio, coordinato dal Gabinetto del Sindaco, vede la partecipazione di numerosi uffici comunali: l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (PistoiaInforma), le Circoscrizioni, i Cantieri comunali, il servizio Lavori Pubblici, quello del Verde Pubblico, l’Ufficio Igiene Ambientale, la Polizia Municipale – ed enti esterni come Publiambiente, Publiacqua, Toscana Energia. Attraverso un dettagliato sistema di report, l’ufficio controlla in tempo reale se, quando e come verranno eseguiti i lavori. Gli operatori dei vari enti e settori hanno seguito un percorso formativo comune ed utilizzano procedure unificate di raccolta e gestione delle segnalazioni, attivando tempestivamente gli interventi operativi ed incaricandosi della risposta finale al cittadino, che viene fornita anche per le richieste a cui non può essere dato immediatamente corso.

Per far presente un problema, basta chiamare il numero verde di PistoiaInforma, 800-012146, le Circoscrizioni o il centralino della Polizia Municipale, 0573-22022. Si possono anche utilizzare il fax: 0573-371289 e la posta elettronica: prontocantiere@comune.pistoia.it

Guarda il volantino di Pistoia si fa più bella volantino Prontocantiere

Guarda i dati di Prontocantiere REPORT ATTIVITA Pronto Cantiere

Dal 10 novembre sarà tolto l’ultimo semaforo sulla tangenziale sud di Pistoia.

Dal 10 novembre nuovo assetto per la viabilità a sud di Pistoia: sarà eliminato il semaforo di via Fiorentina e modificata la circolazione del Fagiolo. Fino al 18 novembre il primo tratto della via Fiorentina a nord sarà interessato da lavori: i veicoli in entrata o uscita dal centro dovranno passare da via Bonellina.

A partire dal 10 novembre la viabilità a sud di Pistoia avrà un nuovo assetto: il semaforo sull’incrocio della via Fiorentina al Fagiolo sarà disattivato e la circolazione dei veicoli nella zona sud della città non avrà più intoppi. Con l’eliminazione del semaforo sul Fagiolo e l’attivazione della nuova rotonda di via Erbosa, infatti, si completa il progetto di fluidificare il traffico nella zona sud ed eliminare quei semafori (Fagiolo e via Erbosa) che creavano code e rallentamenti. La nuova bretella di collegamento tra la via Fiorentina e la rotonda di Sant’Agostino aveva già contribuito a liberare l’incrocio del Fagiolo dal traffico diretto verso la zona industriale di Sant’Agostino e verso Prato. Con l’eliminazione del semaforo si libera la circolazione su un’area critica per il traffico cittadino e con la realizzazione di un sottopasso pedonale e di percorsi pedonali protetti si migliora la sicurezza dei pedoni, collegando in modo protetto i due lati del quartiere.  La crescita di Pistoia passa anche dal miglioramento della sua rete infrastrutturale e dopo la realizzazione delle rotonde alla Vergine, in via Clemente IX e il primo tratto della strada d’interquartiere a nord, questo intervento consentirà un ulteriore e decisivo passo in avanti per la fluidificazione della circolazione ai bordi della città, contribuendo a ridurne gli attraversamenti impropri. La conclusione della bretella fra la via Fiorentina e la via Toscana, il completamento della strada a nord a seguito dell’approvazione del regolamento urbanistico e la prevista apertura del nuovo casello autostradale di Pistoia est doteranno la città di un sistema di accesso e di scorrimento all’altezza della sua accresciuta attrattività e delle necessità del suo tessuto economico.

Guarda il volantino con la nuova viabilità. Cartina con nuova circolazione al Fagiolo.

In memoria di MARIA LUISA PALANDRI REALI

Maria Luisa Palandri vedova Reali ha dedicato gran parte della propria vita all’impegno sociale.  Una persona quindi molto conosciuta ed apprezzata per le sue doti umane ed intellettive. La sua conoscenza ha costituito per tanti di noi una straordinaria occasione di arricchimento, la scoperta di una singolare simbiosi tra la fragilità delle sembianze e la forza della passione civile.

Ricordo ancora il suo intervento alcuni anni fa in un Consiglio Comunale aperto, nel quale si affrontavano i temi della guerra e della volontà di pace. Ricordo bene riecheggiare nella sala Maggiore del palazzo comunale la sua voce leggera e cristallina, l’implicita soggezione e il rispetto che provocarono la saggezza delle parole associata all’esemplarietà di un’esperienza, segnata dal dolore fin dalla giovinezza che la vide vedova ed anche recentemente per la scomparsa del figlio Umberto.

Cara Maria Luisa, ti sono riconoscente per tutto ciò che generosamente hai offerto alla nostra comunità e per l’affetto indulgente e sincero di cui mi hai onorato in questi anni.

Ci mancherai come persona, ma resterai in noi presente con il tuo esempio, coi i tuoi insegnamenti, con il senso alto della tua umanità.

Il nuovo ingresso alla città intitolato a Ugo Schiano

La via di collegamento tra Porta Nuova e via dell’Annona è stata intitolata a Ugo Schiano, giovane operaio di ventisei anni ucciso il 16 ottobre 1948 dalla polizia mentre sfilava assieme ai lavoratori della San Giorgio e della Montagna Pistoiese.

La vicenda di Ugo Schiano è per molti aspetti simbolica di una fase delicata nella vita del nostro Paese, che cercava di riprendersi dalla tragedia del fascismo e della guerra ricostruendo una nuova identità attraverso l’affermazione della democrazia. Una fase contrassegnata da aspri conflitti sociali, nel corso di uno dei quali, solidarizzando come operaio della San Giorgio alla protesta degli operai della SMI licenziati in massa, Schiano pagò con la vita la sua lotta per l’affermazione dei basilari principi di giustizia e di solidarietà,  a partire dal diritto di ognuno  ad avere un lavoro e una vita dignitosa. Una morte per tanti aspetti assurda, divenuta tuttavia il simbolo pistoiese di tutti coloro che, rischiando personalmente, furono capaci di mobilitarsi non solo a tutela dei propri interessi ma di quelli della comunità intera. Ugo Schiano rappresenta perciò un esempio di impegno civile non differente da quello di molti altri suoi contemporanei, ma che appare invece straordinario se confrontato con il mondo di oggi, ancora gravemente afflitto ma meno capace di risposte collettive. E’ per questa ragione che abbiamo voluto intitolare alla sua figura il nuovo ingresso alla città, perché rappresenti non solo un omaggio al suo sacrificio, alla lotta per l’emancipazione sociale e alle sue tante vittime ma sia anche di stimolo a recuperare la coscienza collettiva del patrimonio che abbiamo ereditato e che dobbiamo essere capaci di difendere e di arricchire.

Difendiamo il bene comune

 GUARDA L’AUDIOVISIVO TRASMESSO SABATO 1 OTTOBRE PER SPIEGARE L’IMPATTO DELLE MANOVRE SUL COMUNE

In questo momento non ci sentiamo dall’altra parte della barricata, siamo consapevoli della gravità e della portata di questa crisi che investe il Paese, chiediamo però una dignità di interlocuzione diversa con il governo. Come amministratori siamo determinati a fare la nostra parte, come d’altronde abbiamo sempre cercato di fare, ma il taglio delle risorse per proporzioni e tempistica, attuato attraverso questa ultima manovra finanziaria, non ci mette più nelle condizioni di garantire servizi e prestazioni fondamentali e mortifica i diritti di tutti i cittadini. Nell’arco di poco tempo saremo chiamati a prendere delle scelte che impatteranno negativamente sul territorio e sulle comunità che lo popolano. Tutto questo, tra l’altro, avviene in un momento in cui le aspettative nei confronti dei sindaci sono molto forti. La gente crede che disponiamo di poteri tali da prendere qualunque decisione e che, se questo non avviene, dipende dalla “cattiva” volontà della politica e dei suoi interpreti. Ma non è così. Vorremmo poter avere più strumenti, ma oltre al taglio delle risorse, c’è anche quello dei poteri. Per far comprendere lo stato delle cose e portare all’attenzione della pubblica opinione qual è la situazione abbiamo deciso di dar vita a una serie di iniziative, tra cui quella di “Comune Aperto” di sabato 1 ottobre, condivisa con altri venti comuni della nostra provincia.

SCARICA IL DOCUMENTO DISTRIBUITO DURANTE L’INIZIATIVA “COMUNE APERTO”

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